Lo scenario di Riferimento:
Uno dei rischi più significativi e forse più fraintesi che le organizzazioni devono affrontare oggi riguarda il cambiamento climatico. Le emissioni di gas serra GHG e i conseguenti fenomeni metereologici estremi possono influenzare gli asset economici e le imprese. Il Finantial Stability Board ha creato una Task Force TCFD con lo scopo di aiutare gli investitori nella valutazione del rischio climatico che le società devono affrontare in modo che i loro investimenti siano meglio informati.
Secondo una ricerca McKinsey i rischi climatici si manifestano a livello locale. Gli impatti diretti del rischio climatico fisico devono quindi essere intesi nel contesto di un’area geograficamente definita. Esistono variazioni tra paesi e all’interno dei paesi, queste variazioni possono avere effetti a catena, scalabili a livello globale. Gli scenari di riferimento proiettati entro il 2030 e 2050 ci sarà un ulteriore riscaldamento. Con l’aumento delle temperature medie globali, i modelli climatici indicano un aumento dei rischi climatici a livello globale. Questi modelli rilevano che un ulteriore riscaldamento continuerà ad aumentare la frequenza e/o la gravità dei rischi climatici acuti e intensificherà ulteriormente i rischi cronici
Nel settore Finance, la BCE ha già definito delle linee guida a cui le banche europee devono guardare a partire dal 2022. I mercati finanziari potrebbero anticipare il riconoscimento del rischio nelle aree colpite, con conseguenze sull’allocazione del capitale, sui costi e sulla disponibilità dell’assicurazione. Il riconoscimento del rischio potrebbe innescare la riallocazione del capitale e il repricing degli asset.
Nei prossimi anni i fenomeni climatici potranno influenzare settori bi base economica e sociale:
Data driven solution:
In questo scenario le aziende e gli attori finanziari faticano a rispondere, a causa della mancanza di comprensione delle connessioni tra clima e performance aziendale. I gestori patrimoniali dovrebbero descrivere come gestiscono i rischi rilevanti legati al clima per ciascuna strategia di investimento, un aumento del rischio ambientale potrebbe quindi portare ad una limitazione della cessione del credito nei confronti di società più esposte al rischio ambientale.
In questa vision Sirti e Sense Square si pongono come partner infrastrutturale in grado di rispondere ai requisiti bottom-up di un modello per la raccolta di informazioni ambientali mirate alla valutazione del rischio Climatico e Ambientale.
Il modello è reso possibile dalla sinergia di Sense Square, start-up innovativa che da anni sviluppa sistemi, di monitoraggio Ambientale, e Sirti, azienda leader internazionale che da 100 anni progetta, sviluppa e gestisce grandi infrastrutture e reti di telecomunicazione. Un modello sostenibile e scalabile, reso possibile dalla partnership tra Sirti e Sense Square in una value-chain incentrata sui concetti di Innovazione, Resilienza e Collaborazione:
Innovazione | Tecnologie Brevettate: sistemi hardware IoT proprietari, progettati da Sense Square, pensati per essere modulari, standard e di facile installazione. Le unità devono elaborare informazioni ad alta risoluzione spaziale e temporale in diverse condizioni di utilizzo anche in movimento su veicoli.
Resilienza | Sistema Dati: Interfaccia con un modello di dati di nuova generazione che trasforma le infrastrutture esistenti in generatori di dati territoriali georeferenziati. L’approccio Multi-sorgente è la base della sottostruttura IT collegata alla rete di Monitoraggio. I dati vengono elaborati, in un unico ecosistema, introducendo ed interpolando i contributi di diverse fonti esterne:
Collaborazione | European Partnership: Pensare a una scalabilità sostenibile, in una logica di collaborazione con amministrazioni e partner proprietari di infrastrutture in grado di coprire vaste aree geografiche e allo stesso tempo garantire la manutenzione e controllo dell’infrastruttura tecnologica nel tempo.
Qualitative Indicator which provides informations regarding the probable risk of any extreme weather which could affect infrastructures, transports, supply chains and business assets.
Qualitative Climate Change Indicator which provides information regadin possible scenarios of warming up temperature which, conseguently, could affect real-estate markets, lifestyle and local landscapes.
Qualitative Exposure Climate Idex based on the Air Quality data. The indicators provides information regarding the healthy level of the place wich could affect the perception of the users regard products/services and life quality.
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L’indice della qualità dell’aria (AQI) è un indicatore di sintesi che serve a comunicare in modo semplice e immediato l’inquinamento atmosferico di una particolare zona o città. Tale indice varia a seconda del numero di inquinanti vagliati e degli standard di qualità dell’aria che, nel nostro paese, sono stabiliti nel D.Leg. 155/2010.
In base ai modelli sviluppati da Sense Square l’Indice di Qualità dell’Aria viene interpretato con giudizi qualitativi e una scala cromatica.
Vengono riportate le medie giornaliere Provinciali di PM10, PM2.5, NO₂ e O₃ basate su dati estratti da:
Si visualizza, per ogni sostanza monitorata, la Concentrazione Media Giornaliera aggiornata in tempo reale e il raggiungimento (%) del valore rispetto al limite di legge.
Biossido di azoto (NO₂): gas tossico che si forma nelle combustioni ad alta temperatura. Sue principali sorgenti sono i motori a scoppio, gli impianti termici, le centrali termoelettriche.
Limiti di Legge D.Leg. 155/2010
200 μg/m3
da non superare più di 18 volte/anno
Particolato (PM10): insieme di sostanze solide e liquide con diametro inferiore a 10 micron. Derivano da emissioni di autoveicoli, processi industriali, fenomeni naturali.
Limiti di Legge D.Leg. 155/2010
50 μg/m3
da non superare più di 35 volte/anno
Ozono (O₃): sostanza non emessa direttamente in atmosfera, si forma per reazione tra altri inquinanti, principalmente NO₂ e idrocarburi, in presenza di radiazione solare.
Limiti di Legge D.Leg. 155/2010
120 μg/m3
da non superare più di 25 volte/anno
Particolato (PM2.5): insieme di sostanze solide e liquide con diametro inferiore a 2.5 micron. Derivano da processi industriali, processi di combustione, emissioni di autoveicoli, fenomeni naturali.
Limiti di Legge D.Leg. 155/2010
25 μg/m3
La classifica viene aggiornata in tempo reale, ad ogni aggiornamento dei dati, le medie giornaliere variano di conseguenza e la posizione mostra il punteggio della Provincia rispetto al Ranking Nazionale.
La variazione di posizione indica la tendenza a salire o scendere rispetto alla classifica mostrando lo scarto di posizione rispetto all’aggiornamento precedente.
Questo valore in percentuale, si riferisce alla variazione di livelli di inquinanti nell’aria rispetto all’aggiornamento precedente. Il livello di Inquinamento viene calcolato in funzione dell’Indice di Qualità dell’Aria calcolato.
Le Province di Italia vengono classificate dalla meno inquinata alla più inquinata secondo L’Indice di Qualità dell’Aria (AQI). Il Widget mostra le prime 20 posizioni e da la possibilità all’utente di cercare la propria Provincia, visualizzando la posizione nella classifica nazionale. La nostra Classifica si compone di Chips progettate e realizzate completamente da noi! Nascono per interfacciarsi in maniera Smart con i nostri algoritmi.
Ogni Chips mostra la posizione della Città rispetto al Ranking Nazionale con un valore numerico e un grafico qualitativo che descrive il livello di Inquinamento (1). Minore è il livello di Inquinamento, più la qualità dell’aria è alta!
Al centro della Chips, richiamiamo il nome della Città o Provincia con un giudizio qualitativo (es: “Buona”, “Accettabile”, “Scarsa”). Questo giudizio viene rilasciato in funzione del livello di Qualità dell’Aria registrato (2).
Infine riportiamo la variazione di posizione in classifica rispetto al giorno precedente, fornendo così indicazioni riguardo i diversi trend. Freccia in su? Stiamo migliorando! (3).
Sense Square è una Startup Innovativa specializzata nella raccolta di dati ambientali Georeferenziati. La nostra piattaforma Software gestisce ed organizza dati ad alta risoluzione spaziale e temporale. I dati che elaboriamo provengono da diverse sorgenti certificate: Satelliti (Copernicus), Enti Pubblica Amministrazione (Arpa), Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA), Stazioni di Monitoraggio proprietarie (Sense Square).
L’indice della qualità dell’aria (IQA) è un indicatore di sintesi che serve a comunicare in modo semplice e immediato l’inquinamento atmosferico di una particolare zona o città. Tale indice varia a seconda del numero di inquinanti vagliati e degli standard di qualità dell’aria che, nel nostro paese, sono stabiliti nel D.Leg. 155/2010.
Nel calcolo dell’Indice della Qualità dell’Aria Sense Square prende in considerazione i seguenti inquinanti:
Particolato (PM10): insieme di sostanze solide e liquide con diametro inferiore a 10 micron. Derivano da emissioni di autoveicoli, processi industriali, fenomeni naturali.
Particolato (PM2.5): insieme di sostanze solide e liquide con diametro inferiore a 2.5 micron. Derivano da processi industriali, processi di combustione, emissioni di autoveicoli, fenomeni naturali.
Ozono (O3): sostanza non emessa direttamente in atmosfera, si forma per reazione tra altri inquinanti, principalmente NO2 e idrocarburi, in presenza di radiazione solare.
Biossido di azoto (NO2): gas tossico che si forma nelle combustioni ad alta temperatura. Sue principali sorgenti sono i motori a scoppio, gli impianti termici, le centrali termoelettriche.